venerdì 22 agosto 2008

Trabi Trip 2008

Le avevano dato come soprannome l'ammazzaforeste per il pauroso tasso d'inquinamento del suo motore a due tempi, ma di nome vero fa Trabant, l'alternativa della ex DDR al Maggiolino Volkswagen. Nata nel 1957 e prodotta in tre soli colori: grigina azzurrina o verdina, velocità massima meno di 100 chilometri all'ora orari, aveva un motore a due tempi e una carrozzeria plastica che conteneva fibre di cotone, per risparmiare sui costi dell'acciaio. L'obiettivo, cito da un vecchio articolo di Repubblica, era evitare che gli automobilisti dei paesi dell'Est andassero prima o poi a comprare vecchie auto usate dalla Francia, dalla Germania o dall'Italia. Da qui la necessita di mettere in cantiere una macchina economica, che potesse contrastare il nascente fenomeno. Fu da subito un incredibile successo, e chiunque abbia fatto un viaggio nei paesi dell'est prima dell'89 ricorda benissimo le file e file interminabili di queste piccole macchinette rumorose e puzzolenti tutte uguali che, cariche di passeggeri fino all'inverosimile, erano però in grado di scalare qualsiasi montagna senza rompersi mai. Dopo la caduta del muro la Trabant, per gli amici Trabi, dovette per la prima volta misurarsi con la concorrenza, che offriva motori più potenti e maggiori comodità, e così nel 1991 la vetturetta fu messa in soffitta. Secondo me nel decretare la sua fine anche la faccenda del colore ha un ruolo non del tutto trascurabile: non credo di aver notato solo io come sia stata sorprendentemente rapida la comparsa del colore nel paesaggio degli ex paesi dell'est. Case grige strade grige auto grige e pochissimi fiori solo nei giardini pubblici, nel giro di pochi anni sostituiti da colori squillanti, fiori ai davanzali e nei giardini, e automobili finalmente colorate. Fenomeno interessante, da meditare. Ma torniamo a Trabi, che non è per niente scomparsa dalla faccia della terra e anzi, continua a riscuotere un successo notevole. Continuo a citare da Repubblica : " ...se la fabbrica dovette arrendersi, i tifosi della Trabby tornarono all'assalto, organizzando raduni, raid e riunendosi in club: ancora oggi ce ne sono 160 in tutto il mondo dedicati alla piccola e rumorosa utilitaria. A Colonia, volendo, la si può noleggiare con autista al posto di una limousine, mentre i collezionisti (nonostante la difficoltà di immatricolare i modelli più recenti) se le scambiano a peso d'oro, fino a 6/7000 euro. In tutti i casi, proprio pochi mesi fa, la Trabant si è presa l'ultima clamorosa rivincita: si è scoperto che i ladri tedeschi di automobili preferiscono concentrarsi sugli estremi della gamma disponibile. Dopo le Porsche l'automobile più rubata è proprio la Trabant. Vezzeggiate coccolate ricolorate e coperte di orpelli come la madonna di Oropa, signore e signori ecco le nuovissime/vecchie Trabant nel TRABI TRIP 2008 . Innamorati della loro arcaica automobilina e dotati di un notevole sense of humor: c'è perfino una versione Trabant Smart.

2 commenti:

Ester ha detto...

Mitica Trabant. Spettacolari quelle delle tue fotografie.
1984: su una Trabant che si chiamava Balbina, scorrazzavo per la Polonia.

dede leoncedis ha detto...

davvero spettacolari le care vecchie Trabant. Un mondo difficile da raccontare a chi non ha potuto vederlo

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